Francia, il giorno di Macron: il neo presidente all’Eliseo per il passaggio di consegne

Riunione a porte chiuse. Hollande tramette al suo successore i segreti di Stato, in particolare quelli sulle operazioni del Paese all’estero e i codici nucleari.

PARIGI – Emmanuel Macron è all’Eliseo per il passaggio di poteri e l’insediamento come nuovo presidente della Repubblica. Il neo presidente è arrivato in auto sotto una leggera pioggia – proprio come durante il passaggio di poteri Sarkozy-Hollande di 5 anni fa – ha impiegato circa 10 minuti dalla sua abitazione nel VII arrondissement fino al Faubourg Saint-Honoré. Era all’interno di una Renault Espace grigia, blindata, e durante tutto il percorso si è spesso affacciato al finestrino per salutare le numerose persone che stava aspettando il suo passaggio ai lati del percorso. Un lungo applauso della folla presente davanti all’ingresso dell’Eliseo ha accolto l’auto di Macron al suo arrivo. La moglie di Macron, Brigitte era arrivata pochi minuti prima di lui.
Nel cortile, lo ha accolto il presidente uscente, François Hollande al termine del tappeto rosso che Macron ha percorso a passo molto lento. Hollande gli ha stretto a lungo la mano sorridendo. Poi i due sono entrati all’interno del palazzo.

I codici nucleari sono tra le prime informazioni trasmesse dal presidente uscente al suo successore. Una scena, scrive il sito di ‘Le Figaro’, che accende molte fantasie ma che in realtà è abbastanza complessa e delicata e che avviene alla presenza del Capo di Stato Maggiore. “Il codice segreto delle armi nucleari non è un pin di quattro cifre scritto su un foglio di carta, ma una combinazione più complessa, che assicura che solo il presidente possa dare l’ordine”, ha spiegato al quotidiano francese un ricercatore presso la Fondazione per la ricerca strategica.

Ma il vero passaggio di consegne viene poi fatto tra il Capo di Stato Maggiore e il nuovo presidente, nella centrale di comando ‘Jupiter’, che si trova sotto il palazzo presidenziale, deve è posizionato il sistema di comando centrale. Successivamente, Emmanuel Macron, come François Hollande e altri presidenti prima di lui, avrà a disposizione un sistema per dare l’eventuale ordine di ricorrere alle armi nucleari anche trovandosi lontano dall’Eliseo.

Al termine del suo colloquio con il neo presidente, Hollande andrà a visitare la sede del Partito socialista francese, dove lo attende uno striscione con la scritta ‘Merci’ (‘Grazie’). Lo scrive il sito di ‘Le Figaro’. L’auto con la quale Hollande lascerà l’Eliseo è già davanti all’ingresso del palazzo presidenziale, alla fine del tappeto rosso.

Intanto Macron, come suo primo atto da presidente, ha scelto Alexis Kohler come nuovo segretario generale dell’Eliseo. Kohler, 43 anni, è stato capo di gabinetto di Macron quando era ministro dell’Economia nel governo Valls. Kohler ha un percorso tipico delle “grandes ecoles” francesi (Essec e Ena). E’ stato direttore al Tesoro poi è stato al Fondo monetario internazionale, quindi all’Agenzia delle partecipazioni statali.

Secondo la Reuters, Macron farà visita alla fine della prossima settimana alle truppe della Francia dispiegate all’estero, molto probabilmente in Mali. La Francia è intervenuta in Mali nel 2013 per fermare l’avanzata dei militanti legati ad al – Qaeda che avevano preso il controllo della parte nord del Paese. Sono oltre 4 mila i soldati francesi dispiegati nella regione per dare la caccia agli islamisti e mille di loro sono in Mali.
Fonte:Repubblica

 

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