Dopo il contraccolpo di venerdì, altre vendite sul Nasdaq: secondo Goldman Sachs, i titoli dei giganti quali Apple e Facebook hanno corso troppo e ora sono a rischio bolla. Tutto il comparto tecnologico ha sofferto in Asia, Tokyo ha limitato le perdite al -0,5%. Scende il rendimento dei Btp, il Ft: “Effetto amministrative”. Asta di Bot annuali, tassi al minimo storico
MILANO – I mercati azionari europei chiudono deboli in quest’inizio settimana, dopo la violenta correzione del Nasdaq che venerdì sera ha cambiato improvvisamente colore perdendo l’1,8%: è stata la peggior seduta da metà marzo e una inversione di tendenza che con simile violenza non si vedeva da oltre un anno. Secondo gli analisti, in particolare quelli di Goldman Sachs, il fatto è che le “FAANGtastic Five” – Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google – hanno corso troppo nel corso degli ultimi tempi, flirtando con il rischio di aver gonfiato una bolla. Le vendite sul listino tecnologico proseguono anche oggi: alla chiusura di Wall Street il Dow Jones perde lo 0,17% a 21.235,67 punti. Il Nasdaq cala dello 0,52% a 6.175,46 punti. L’indice S&P500 scende dello 0,10% a 2.429,39 punti.
A soffrire è dunque tutto il segmento tecnologico, che appesantisce i listini: Milano termina in calo dell’1%, Londra cede lo 0,21%, Francoforte arretra dello 0,98% e Parigi dell’1,12%. Gli scambi in Asia sono stati incerti: Tokyo ha limitato le perdite al -0,52%, in tutta l’area hanno sofferto azioni quali Tencent o Samsung. A Piazza Affari, è soprattutto Stm a pagare da questo punto di vista, mentre Carige scivola dopo la sfiducia all’ad Bastianini.
Fonte:Repubblica