RISCONE DI BRUNICO – Obiettivo Champions e giocatori della Primavera da far crescere, questo è quello a cui punta il tecnico dell’Inter, Luciano Spalletti. L’allenatore vuole tutto, anzi di più dai nerazzurri, perché per venire a Milano “ho lasciato la Champions” e i giocatori “me la devono ridare”, dice il tecnico di Certaldo. Che poi chiarisce: “Ho visto un gruppo disponibile, ma all’inizio è facile. Mercato? A me sono state promesse delle cose… Se non è così vengo qui e dico che mi è stato promesso qualcosa che non è stato mantenuto. Le cose promesse bisogna portarle a casa. Bisogna stare attenti sul mercato e i giocatori verranno acquistati. Ci sono giocatori che possono migliorare, qualcuno arriverà per integrare la rosa presente, altri che andranno altrove perché da tempo non dimostra le sue qualità. Brozovic? Bravo, ma tutto dipende da lui”.
Cosa si aspetta dalla preparazione?
“Mi aspetto di mettere a fuoco i concetti che servono alla squadra per essere tale. Devono mantenere determinate distanze, fra i compagni di squadra, fra i reparti, deve comportarsi da squadra. Deve suddividere le fatiche dentro al campo nei 90 minuti”.
Come ha trovato i giocatori?
“Li ho trovati molto disponibili. Non sono così tranquilli di esibire le loro qualità, quindi, dobbiamo metterli nelle condizioni di sviluppare il loro meglio. Ci vuole anche il loro impegno.
Quali sono le sue idee di calcio?
“Voglio una squadra che stia in campo nella maniera corretta, che tenta di andare a togliere lo spazio per le giocate degli avversari. Se comandiamo il gioco e abbiamo la palla si fa meno fatica”.
Che discorso ha fatto alla squadra? Quali sono state le sue sensazioni?
“E’ poco che sono con i calciatori è difficile. Soprattutto all’inizio diventa facile vedere la disponibilità. Sono convinto che questa sia una squadra che ha delle qualità. Ci siamo detti delle cose che in parte si possono dire e in parte no. Il mio pensiero rivolto a loro su come la penso, su quello che ho visto da fuori, sul tragitto che dovremo costruire insieme. Devono ridarmi quello che ho lasciato. Io per allenare l’Inter ho lasciato la Champions e loro me la devono ridare”.
Che impressione le ha fatto il gruppo?
“Oltre alla disponibilità ad ascoltare mi sembra ci sia una voglia a intravedere la strada. Sono loro che mi chiedono di indicargli la strada. Dobbiamo essere il più professionali possibili. Sono convinto che ci sarà qualche giocatore che ribalterà quelle che sono le nostre convinzioni sulle sue qualità”.
Quali sono le linee guida di questo mercato?
“L’obiettivo è quello di lottare fino all’ultimo per la Champions League. Ci sono altre squadre che lotteranno per quell’obiettivo. Se centreremo l’obiettivo sarà per un lavoro costante, duro e continuo. Noi vogliamo integrare la rosa che già c’è con le qualità che ci sembrano corrette. Ma dobbiamo ancora conoscere qualcosa. Stiamo lavorando. C’è da trovare un equilibrio dentro la squadra sia di testa che di gioco. L’equilibrio di essere squadra forte. Perché far parte dell’Inter ti perfora il cuore”.
Ci sono giocatori in rosa che possono migliorare?
“Sì, ma che anche qualche giocatore che è meglio se va a giocare perché è qualche campionato che non è riuscito a dimostrare le sue qualità. Bisogna far bene subito. Ci sarà qualcuno che viene a integrare e qualcuno che per il suo bene è meglio se va a giocare. Noi in tutta sincerità cercheremo di fargli capire quali sono le nostre intenzioni. Non vogliamo fare confusione”.
Brozovic è un giocatore da recuperare?
“Dipende dalle sue intenzioni, le qualità sono evidenti, assolute, sotto gli occhi di tutti. Magari incostanti ma è un giocatore completo che sa fare un po’ tutti. E’ nel pacchetto delle valutazioni che abbiamo fatto ma molto dipende da lui”.
Ha già sentito Perisic che è uno dei casi di mercato più importanti? E cosa si aspetta da Icardi?
“Non posso dire questo lo tengo, questo viene ceduto e così via. Se qualcuno va a giocare è perché ha bisogno di farsi vedere, ma le qualità di questi giocatori sono indubbie. Hanno un valore, che poi siano diventati dei calciatori normali è dipeso dal momento, da quello che è successo. Icardi è un calciatore forte che è bravo soprattutto dentro l’area, tutti vorrebbero averne uno così, lui deve essere bravo ad attaccare lo spazio giusto”.
Di quanto tempo crede di avere bisogno per trasmettere a questa squadra la sua filosofia di gioco?
“Ho bisogno di qualche altro giorno, avevamo oggi in programma un video in cui si riusciva a capire a che livello sono di confidenza con alcuni sistemi di gioco e per questa conferenza ho dovuto rinviare. Per cui lo vedremo stasera, da lì si capisce da che punto dobbiamo partire”.
Il Milan ha fatto 7 acquisti, altre squadre si stanno muovendo, non è preoccupato?
“Gli hanno scorsi non si sono fatti nuovi acquisti? I risultati sono rimasti gli stessi, dipende come si fanno gli acquisti. Secondo me la garanzia del Milan è Montella che è un grande allenatore e sarà un avversario difficile”.
In carriera ha cambiato ruolo a diversi giocatori. In questa rosa ha già individuato qualcuno, per esempio Joao Mario, che può cambiare ruolo?
“Ho guardato diverse cassette, quello che mi è sempre successo, a me serve del tempo per capire le qualità dei calciatori. E’ troppo poco un allenamento per valutare. Sicuramente ci sono queste qualità di corsa, di copertura, di ampi spazi in diversi calciatori, come Gagliardini, Kondogbia. Ma ora diventa difficile poter dare subito una risposta. Forse ci sono troppe amichevoli subito, molti componenti della prima squadra arrivano tra qualche giorno, faranno pochi allenamenti. In Cina si parte con un allenamento e poi c’è subito la partita, su questo bisognerà bravi a saper gestire molte cose e non richiedere subito il massimo perché non ci sono le tempistiche per lavorare in maniera approfondita”.
Ausilio ha detto che è inutile spendere tanti soldi sul mercato se hai un allenatore bravo a valorizzare la rosa. Queste aspettative le mettono ansia?
“A me sono state promesse delle cose, se non vengono mantenute vengo qui e lo dico. Le cose promesse bisogna poi portarle a casa, alcuni giocatori verranno acquistati. Come dicevo non sono più bravo di chi è venuto prima di me. Ci vogliono giocatori che vanno a integrare una rosa buona ma da integrare”.
IN DIFESA DI RANOCCHIA – Infine c’è da segnalare un episodio curioso avvenuto durante il secondo giorno di ritiro dell’Inter a Riscone di Brunico: come raccontato da Premium Sport, un tifoso ha gridato ad Andrea Ranocchia: “Te ne devi andare”. Luciano Spalletti allora si è avvicinato a quel tifoso dicendogli: “Sei tu che te ne devi andare”. Gli altri sostenitori nerazzurri presenti hanno quindi applaudito il nuovo tecnico nerazzurro per aver difeso il centrale umbro e anche il tifoso ‘incriminato’ alla fine ha chiesto scusa.
Fonte: Repubblica.it
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