Alta tensione tra Vienna e Roma. La presidente della Camera Laura Boldrini: «Frasi deprimenti». Gli sbarchi sulle nostre coste sono aumentati del 16% rispetto allo scorso anno.
Continuano a sbarcare i migranti nei nostri porti, rilanciando allarmi e rinfocolando polemiche. A ieri erano 93.284 dall’inizio dell’anno, il 16,8 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2016. L’Austria è tornata a minacciare la chiusura del confine — «In 24 ore chiudiamo il Brennero», ha detto il ministro dell’Interno austriaco Wolfgang Sobotka — come risposta alle voci dei giorni scorsi sull’ipotesi di rilasciare visti temporanei validi per l’Ue. «Vienna si calmi», è la replica del viceministro degli Esteri italiano Mario Giro che, a nome del governo, invita l’Austria ad «abbassare i toni». «Fino a quando durerà questa campagna elettorale austriaca?», si chiede Giro (il voto in Austria è il 15 ottobre). Non c’è alcuna minaccia al Brennero, continua il viceministro, «non sono necessarie queste gesticolazioni a fini interni. L’Italia non ha intenzione di compiere mosse unilaterali».
Lo stesso Alfano lunedì a Bruxelles aveva escluso che l’Italia conceda visti temporanei, e il presidente della Repubblica d’Austria, Alexander Van der Bellen, a differenza di Sobotka, ha riconosciuto la difficile situazione italiana: «Facile dire di chiudere la rotta del Mediterraneo, ma come si fa a farlo?».
Il ministro dell’Interno Marco Minniti, che martedì riceverà le Ong sul nuovo codice per il soccorso in mare, definisce la discussione tra gli Stati europei sul tema migranti «surreale». «L’Europa è nata per affrontare le grandi sfide come il terrorismo e i flussi migratori, unita e solidale — ha sottolineato Minniti —. O l’Europa è unita o rischia di perdere se stessa. Se si divide su questo, porta in sé il germe della sconfitta». Per la presidente della Camera Laura Boldrini la minaccia dell’Austria è «deprimente». «La politica non si fa con le minacce — dice Boldrini —. È miope pensare di risolvere il problema in questo modo, così si aumentano solo le tensioni sociali e il conflitto. Nel 2030 la Nigeria, che oggi ha 200 milioni di abitanti, sarà più popolosa degli Usa. Come rispondiamo, con i carri armati e le chiusure?».
La Lega pende dalla parte dell’Austria. Con la chiusura delle frontiere rischiamo anche il blocco delle merci, sottolinea Salvini. «Motivo in più per bloccare e proteggere i confini a Sud — dice —. Se io fossi un ministro svizzero reagirei come gli austriaci». «Niet Ue a ipotesi visti umanitari. Italia abbandonata a suo destino. Gentiloni-Minniti silenti. Adesso chiudere porti e blocco navale». Questo il tweet di Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata al ministro dell’Interno e chiede che il governo dichiari lo stato di emergenza umanitaria.
Fonte:Corriere
Giuseppe Ruggieri
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