L’Aglianico diventa Taurasi

L’Aglianico diventa Taurasi
attraverso un processo di vinificazione e invecchiamento che segue regole precise stabilite dalla denominazione DOCG Taurasi, la più alta classificazione per i vini italiani. Ecco i passaggi principali che trasformano un vino Aglianico in un Taurasi:
Area di produzione
Per essere chiamato Taurasi, il vino deve essere prodotto in una zona specifica della provincia di Avellino, in Campania. Questa area include il comune di Taurasi e altri comuni limitrofi. L’Aglianico coltivato fuori da quest’area, anche se di alta qualità, non può essere etichettato come Taurasi.
Vitigno
Il Taurasi deve essere composto da almeno l’85% di uva Aglianico. Il restante 15% può essere costituito da altre uve a bacca rossa autorizzate dalla denominazione, ma in pratica si utilizza quasi esclusivamente Aglianico in purezza.
Vinificazione
Il processo di vinificazione del Taurasi non è molto diverso da quello di altri vini rossi, ma la differenza cruciale risiede nell’invecchiamento. Dopo la fermentazione, il vino viene trasferito in botti di legno, dove comincia a sviluppare il suo carattere unico.
Invecchiamento
Il Taurasi deve invecchiare per un periodo minimo di tre anni, di cui almeno uno in botti di legno. Durante questo periodo, i tannini si ammorbidiscono, il vino acquista complessità e sviluppa note aromatiche che vanno dalla frutta matura alle spezie, tabacco, e sfumature terziarie come cuoio e cacao.
Se viene etichettato come Taurasi Riserva, l’invecchiamento minimo richiesto è di quattro anni, con almeno 18 mesi in botte. Il Riserva è una versione ancora più ricca e strutturata.
Qualità e longevità
Grazie all’invecchiamento prolungato e al rigore nella vinificazione, il Taurasi acquisisce la struttura, la profondità e la longevità che lo rendono uno dei grandi vini italiani. Può invecchiare molto bene anche per decenni, sviluppando nuove complessità nel tempo.
Differenze con l’Aglianico “base”Tempo di invecchiamento: l’Aglianico base può essere imbottigliato e messo in commercio molto prima, spesso dopo pochi mesi di affinamento.
Legno: l’uso del legno nel Taurasi (barrique o botti grandi) è essenziale per conferire al vino le sue caratteristiche di complessità, mentre molti Aglianico più giovani non passano tanto tempo in legno o ne usano in misura minore.Struttura e complessità: il Taurasi ha una struttura molto più robusta, tannini più fini e un potenziale di invecchiamento molto superiore rispetto a un Aglianico giovane.In sintesi, un vino prodotto dall’uva Aglianico diventa Taurasi solo quando segue le regole rigorose di produzione, invecchiamento e territorio stabilite dalla denominazione DOCG, ottenendo così la sua complessità e longevità distintive.
Tommaso Ricozzi

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